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L'Editoriale del 11 Settembre 2016

Card Angelo ScolaIn duomo, giovedì otto settembre, 26 giovani, nella Messa in onore di Santa Maria Nascente a cui è dedicato il Duomo, hanno promesso di iniziare il cammino che li porterà fra cinque anni all’ordinazione sacerdotale. Rivolgendosi a loro il Cardinale Angelo Scola ha avuto parole che vanno oltre il loro impegno manifestato davanti alla Chiesa e ha raggiunto il mondo giovanile invitando i giovani a seguire Gesù non fermandosi alle debolezze che potrebbero frenare la risposta, ma confidando sulla potenza dello Spirito di Gesù che se chiama è fedele e porta fino in fondo la sua opera. Sorprendendo tutti i presenti si è  auspicato che nell’arco di quattro o cinque anni si possa quadruplicare il numero dei ventisei giovani che iniziano il cammino verso il sacerdozio. Le potenzialità ci sono e la tentazione di accomodarsi in una società senza scossoni, dovrà per forza di cose misurarsi con la storia che sta arrivando. Dal duemilacinque tante cose sono cambiate e non si può, dice il Cardinale, rimanere neghittosi e comodi senza lanciarsi in esperienze di servizio e di sequela di Gesù. Trovo coraggioso e profetico lo sguardo sul futuro di Scola. Come non credere che hai bisogni della Chiesa e del mondo i giovani non rimarranno insensibili, e sapranno seguire la chiamata di Cristo? Le parole di Scola ci introducono alla giornata per il Seminario che celebreremo domenica prossima diciotto settembre. Ormai alle soglie della fine del suo mandato colgo nelle parole di Scola un coraggioso sguardo al futuro che mi trova pienamente d’accordo.

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