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L'Editoriale del 30 Ottobre 2016

CimiteroLa solennità dei Santi e la commemorazione dei defunti di quest’anno assumono un significato particolare alla luce del recente pronunciamento dei Vescovi circa il comportamento da tenere in presenza delle ceneri dei nostri defunti. Fatto salvo che la maggior parte della gente richiede la cremazione non in spregio alla religione, che comporterebbe anche il rifiuto delle esequie, ma per motivi di opportunità. Ma anche in questi casi vengono date delle indicazioni che possono orientare i nostri comportamenti. Riporto quelli che più ritengo utili da tener presente. Dice l’esortazione dei Vescovi “Seguendo l’antichissima tradizione cristiana, la Chiesa raccomanda insistentemente che i corpi dei defunti vengano seppelliti nel cimitero o in altro luogo sacro. Nel ricordo della morte, sepoltura e risurrezione del Signore, mistero alla luce del quale si manifesta il senso cristiano della morte, l’inumazione è innanzitutto la forma più idonea per esprimere la fede e la speranza nella risurrezione corporale”. Aggiunge poi una indicazione pratica da tener presente: “Qualora per motivazioni legittime venga fatta la scelta della cremazione del cadavere, le ceneri del defunto devono essere conservate di regola in un luogo sacro, cioè nel cimitero o, se è il caso, in una chiesa o in un’area appositamente dedicata a tale scopo dalla competente autorità ecclesiastica. Sin dall’inizio i cristiani hanno desiderato che i loro defunti fossero oggetto delle preghiere e del ricordo della comunità cristiana. Le loro tombe divenivano luoghi di preghiera, della memoria e della riflessione. I fedeli defunti fanno parte della Chiesa, che crede alla comunione «di coloro che sono pellegrini su questa terra, dei defunti che compiono la loro purificazione e dei beati del cielo; tutti insieme formano una sola Chiesa». La conservazione delle ceneri in un luogo sacro può contribuire a ridurre il rischio di sottrarre i defunti alla preghiera e al ricordo dei parenti e della comunità cristiana. In tal modo, inoltre, si evita la possibilità di dimenticanze e mancanze di rispetto, che possono avvenire soprattutto una volta passata la prima generazione, nonché pratiche sconvenienti o superstiziose”. Comprendo e rispetto la scelta di molte famiglie che agiscono diversamente, ma queste indicazioni ci possono aiutare a fare un doveroso discernimento.

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