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L'Editoriale del 29 ottobre 2017

LavoroSi è aperta a Cagliari la 48° settimana sociale della Chiesa. Un appuntamento che vede coinvolti Pastori, teologi, economisti, lavoratori e in genere operatori del sociale. Papa Francesco ha inviato un video messaggio per aprire la settimana con forte richiamo a non anteporre nulla al bene della persona e alla cura della casa comune. Riporto qui tre passaggi del suo discorso. “Il mio pensiero va ai disoccupati che cercano lavoro e non lo trovano, agli scoraggiati che non hanno più la forza di cercarlo, ai sottoccupati, che lavorano solo qualche ora al mese senza superare la soglia di povertà. A loro dico: non perdete la fiducia. Lo dico anche a chi abita le aree del sud più in difficoltà”. Già si capisce come la Chiesa non possa ignorare la situazione di precarietà e di sofferenza di molti lavoratori e non si stanca di richiamare e di lavorare per una economia a servizio della persona. Aggiunge poi Papa Francesco: “tra tante difficoltà non mancano segni di speranza. Le tante buone pratiche insegnano due virtù: servire le persone che hanno bisogno; formare comunità in cui la comunione prevale sulla competizione”. Da qui si capisce come il ruolo dei cattolici sia fondamentale per la sperimentazione di buone prassi che suscitano fiducia e speranza e tante ce ne sono anche se non trovano spazio sui mezzi di informazione. Da ultimo: “La dignità e le tutele sono mortificate quando il lavoratore è considerato una riga di costo del bilancio, quando il grido degli scartati resta ignorato. A questa logica non sfuggono le pubbliche amministrazioni, quando indicono appalti con il criterio del massimo ribasso senza tenere in conto la dignità del lavoro come pure la responsabilità ambientale e fiscale delle imprese” C’è di che riflettere!

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