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L'Editoriale del 26 novembre 2017

Papa Francesco: «Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace» 

 

migranti3“Chi fomenta paura contro i migranti semina violenza, discriminazione e xenofobia”, scrive il Santo Padre nel Messaggio per la Giornata mondiale dell’1 gennaio 2018. Il Pontefice ricorda gli oltre 250 milioni di migranti nel mondo, dei quali 22 milioni e mezzo sono rifugiati. Tutti alla ricerca di «un luogo dove vivere in pace» a causa di guerra, fame, «discriminazioni, persecuzioni, povertà e degrado ambientale»

I migranti e i rifugiati sono «uomini e donne in cerca di pace». Perciò i cittadini nei Paesi di destinazione e i governanti sono invitati a praticare «la virtù della prudenza» per «accogliere, promuovere, proteggere e integrare» i migranti e rifugiati, «stabilendo misure pratiche», «nei limiti consentiti dal bene rettamente inteso». Questo, in sintesi, l’invito di papa Francesco contenuto nel Messaggio per la Giornata mondiale della pace che si celebra il 1° gennaio, intitolato quest’anno “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace”

L’occhio di papa Francesco è focalizzato sulla paura indotta a fini e scopi non sempre rispondenti a verità. Non può che trovarmi d’accordo. Sul discorso integrale del Papa torneremo in occasione della giornata della pace (1 gennaio 2018), per ora mi sembra già opportuno non lasciarci sfuggire qualche utile provocazione.

«Quanti fomentano la paura nei confronti dei migranti, magari a fini politici, anziché costruire la pace, seminano violenza, discriminazione razziale e xenofobia, che sono fonte di grande preoccupazione per tutti coloro che hanno a cuore la tutela di ogni essere umano». Papa Francesco punta il dito su una «retorica», «largamente diffusa» in molti Paesi di destinazione, «che enfatizza i rischi per la sicurezza nazionale o l’onere dell’accoglienza dei nuovi arrivati, disprezzando così la dignità umana che si deve riconoscere a tutti, in quanto figli e figlie di Dio».

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