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L'Editoriale del 11 novembre 2018

Francesco PoveroVerso Gerusalemme città dell’incontro e della fraternità.
Il titolo di questa giornata vuole accompagnarci lungo il cammino che insieme percorreremo verso la città santa, la nuova Gerusalemme, la città dell’incontro con Dio e tra gli uomini, della fratellanza, dell’amicizia, della solidarietà.
Dall’anno scorso la giornata Caritas fa suo anche il messaggio di Papa Francesco per la giornata mondiale dei poveri, che nel resto della Chiesa viene celebrata domenica 18 novembre, ma nella nostra diocesi viene celebrata oggi. Citando il salmo 34 “questo povero grida e il signore lo ascolta” la Chiesa vuole richiamarci all’ascolto di tutti coloro che vivono una condizione di marginalità, di indigenza, di povertà estrema, di solitudine, di abbandono. “Nel salmo ci viene detto, anzitutto, che il Signore ascolta i poveri che gridano a Lui ed è buono con quelli che cercano rifugio in Lui con il cuore spezzato dalla tristezza, dalla solitudine e dall’esclusione. Ascolta quanti vengono calpestati nella loro dignità e, nonostante questo, hanno la forza di innalzare lo sguardo verso l’alto per ricevere luce e conforto. Ascolta coloro che vengono perseguitati in nome di una falsa giustizia, oppressi da politiche indegne di questo nome e intimoriti dalla violenza; eppure sanno di avere in Dio il loro Salvatore. Ciò che emerge da questa preghiera è anzitutto il sentimento di abbandono e fiducia in un Padre che ascolta e accoglie”. La Giornata Mondiale dei Poveri intende essere una piccola risposta che dalla Chiesa intera, sparsa per tutto il mondo, si rivolge ai poveri di ogni tipo e di ogni terra perché non pensino che il loro grido sia caduto nel vuoto. Probabilmente, è come una goccia d’acqua nel deserto della povertà; e tuttavia può essere un segno di condivisione per quanti sono nel bisogno, per sentire la presenza attiva di un fratello e di una sorella. Lavorare per la Caritas vuol dire raccogliere questo grido del povero e trasformarlo in azioni concrete sul nostro territorio.

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