L'Editoriale di Don Ettore del 10 marzo 2019
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- Pubblicato: Domenica, 10 March 2019 09:31
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Verso la Pasqua.
La Quaresima tra segni, gesti e parole di un tempo per la conversione.
Sappiamo che il peccato è l’origine di ogni male, ma lo releghiamo, purtroppo, ancora dentro il perimetro di una sfera interiore e privata.
“Ma la causa di ogni male, lo sappiamo, è il peccato, che fin dal suo apparire in mezzo agli uomini ha interrotto la comunione con Dio, con gli altri e con il creato, al quale siamo legati anzitutto attraverso il nostro corpo. Rompendosi la comunione con Dio, si è venuto ad incrinare anche l’armonioso rapporto degli esseri umani con l’ambiente in cui sono chiamati a vivere, così che il giardino si è trasformato in un deserto (cfr Gen 3,17-18). Si tratta di quel peccato che porta l’uomo a ritenersi dio del creato, a sentirsene il padrone assoluto e a usarlo non per il fine voluto dal Creatore, ma per il proprio interesse, a scapito delle creature e degli altri (Papa Francesco, messaggio per la Quaresima).
Occorre mettere in campo gli antidoti necessari per vincere il peccato che la tradizione cristiana ci ha consegnato: “Digiunare, cioè imparare a cambiare il nostro atteggiamento verso gli altri e le creature: dalla tentazione di “divorare” tutto per saziare la nostra ingordigia, alla capacità di soffrire per amore, che può colmare il vuoto del nostro cuore. Pregare per saper rinunciare all’idolatria e all’autosufficienza del nostro io, e dichiararci bisognosi del Signore e della sua misericordia. Fare elemosina per uscire dalla stoltezza di vivere e accumulare tutto per noi stessi, nell’illusione di assicurarci un futuro che non ci appartiene. E così ritrovare la gioia del progetto che Dio ha messo nella creazione e nel nostro cuore, quello di amare Lui, i nostri fratelli e il mondo intero, e trovare in questo amore la vera felicità” (Papa Francesco, messaggio per la Quaresima)