Emmaus - Società Cooperativa Sociale a r.l. - Impresa Sociale
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LE ICONE“… Se tu vedi che l’incorporeo si è fatto uomo per te allora puoi esprimere la sua immagine umana. Poiché l’Invisibile , incarnandosi, si è mostrato visibile, è ovvio che puoi dipingere l’immagine di colui che è stato visto. … se colui che, pur essendo di natura divina ha fatto sua la condizione dello schiavo, riducendosi alla quantità ed alla qualità e rivestendosi delle umane fattezze, dipingi allora sul legno la sua immagine e presenta alla contemplazione colui che volle divenire visibile." Giovanni Damasceno |
“L’icona è nella sua essenza un’arte religiosa o meglio un’arte teologica. Possiamo definirla un trattato di teologia, che non mira solamente a nutrire l’intelligenza , ma anche il cuore per far scaturire la preghiera. Sorta fin dalle origini del cristianesimo e dai secoli delle persecuzioni , arricchita dalla difficile ricerca dogmatica dei concili, purificata dalle lunghe prove della persecuzione iconoclastica, l’icona fa parte della grande corrente nella tradizione , cioè della vita interiore della Chiesa, prolungamento dell’incarnazione di Cristo . L’icona è intimamente legata al Vangelo ed alla liturgia: in essi affonda le radici e da essi trae il suo valore agli occhi della fede. Se si trascura l’elemento teologico, l’icona diviene un documento o un monumento storico , che con tiene preziosi informazioni per la storia o il folclore, ma che perde il suo valore spirituale. Trascurando l’elemento scientifico , si cade nel soggettivismo che impedisce di distinguere l’essenziale dall’accessorio e per ciò stesso, si rischia di alterare la verità trascendentale a cui mirava l’icona. Sorvolando sull’elemento estetico, si sottovaluta l’icona in modo ben evidente”. (Da: L’icona – immagine dell’invisibile) |