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L'Editoriale di Don Ettore del 7 agosto 2016

PorziuncolaUscivo dall’edicola col giornale appena acquistato e al ponte sul Bova incontro una famiglia, papà, mamma, bambina. Come è mio costume saluto cordialmente col sorriso che vince anche la pioggia dirotta che si abbatte su Crevenna. Per tutta risposta il papà mi insulta con parole volgari, irripetibili. Li per lì sono rimasto basito perché non ho capito la ragione di tanta volgarità. La cosa mi ha lasciato indifferente, ma mentre rientravo in Parrocchia mi sono venute alla memoria le frasi pronunciate dal Papa giovedì ad Assisi sul perdono, per altro non nuove visto che questo è un motivo ricorrente nei suoi discorsi. Spesso Francesco ha detto che l’antidoto all’odio è il perdono e il mondo ne ha estremamente bisogno. Ma una frase del suo discorso, pronunciato davanti alla Porziuncola, la chiesetta conservata ad Assisi nella grande basilica di Santa Maria degli Angeli, mi ha aiutato a capire quell’uomo: “troppe persone vivono rinchiuse nel rancore e covano odio, perché incapaci di perdono, rovinando così la vita propria e altrui piuttosto che trovare la gioia della serenità e della pace”. Si purtroppo tanti uomini non hanno mai sperimentato il perdono e forse questa è la ragione per cui si incattiviscono sempre di più incapaci di trovare strade che portino pace al loro cuore. Quanto grande fu l’intuizione di Francesco d’Assisi quando istituì “il perdono d’Assisi” per mandare, come diceva lui, più gente possibile in Paradiso. Se non hai mai ricevuto perdono non saprai mai perdonare.

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