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L'Editoriale del 10 Dicembre 2017

GiacomoPorettiMi ha fatto sorridere il commento che Giacomo Poretti, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, ha scritto sul discorso che il nuovo Vescovo di Milano Mario Delpini ha pronunciato mercoledì 6 dicembre in Sant’Ambrogio secondo una antica tradizione milanese. Del lungo discorso si è soffermato sulla proposta della decima che vi riporto con l’umor che Giacomo Poretti riesce a dare anche alle cose serie senza per questo renderle meno serie.
“Il Vescovo ha insistito sul fatto che dobbiamo diventare dei buoni vicini e anche pensare a loro. Pensare ai vicini? Ma non abbiamo già tante cose a cui pensare? E come? E qui il Vescovo ha pensato ' o la va o la spacca', tanto ormai, deve essersi detto, 'al massimo mi tagliano le gomme della bicicletta'. Ha detto che bisogna ripristinare la decima! Ma non quella in denaro, che al limite uno può sempre millantare di essere più povero di un clochard, no, il Vescovo intende la decima del proprio tempo da mettere a disposizione degli altri: «Ogni dieci parole che dici, ogni dieci discorsi che fai, dedica al vicino di casa una parola amica, una parola di speranza e di incoraggiamento. Se sei uno studente o un insegnante, ogni dieci ore dedicate allo studio, dedica un’ora a chi fa fatica a studiare. Se sei un ragazzo che ha tempo per praticare sport e divertirsi, ogni dieci ore di gioco, dedica un’ora a chi non può giocare, perché è un ragazzo come te, ma troppo solo, troppo malato. Se sei un cuoco affermato o una casalinga apprezzata per le tue ricette e per i tuoi dolci, ogni dieci torte preparate per casa tua, dedica una torta a chi non ha nessuno che si ricordi del suo compleanno. Se disponi di una casa per te e per la tua famiglia, ogni dieci accorgimenti per abbellire casa tua, dedica un gesto per abbellire l’ambiente intorno.
Naturalmente la regola delle decime potrebbe essere anche molto più impegnativa se si passa ad esempi più consistenti: ogni dieci case che affitti... ogni dieci euro che spendi... ogni dieci libri che compri... ogni dieci viaggi che fai...». Adesso capite perché il Vescovo ci ha rovinato il ponte di sant’Ambrogio?
Perché noi milanesi non riusciamo a tirarci indietro quando c’è da fare qualche cosa di buono, non a caso si dice della nostra città «Milan con el cöer in man»: infatti è da mercoledì pomeriggio che stiamo pensando a come dedicare una decima del nostro shopping compulsivo; in cosa commutare una decima di happy hour; cosa potrà diventare una decima del nostro ozio televisivo; e una decima delle nostre incazzature in quale cosa si decanterà; si potrà modificare almeno di una decima la nostra alterigia?; e il nostro orgoglio è intaccabile da una decima di umiltà? Soprattutto è da intendersi che dovremmo anche rinunciare alla decima dei nostri week-end, forse è anche un bene visto come è andato quest’ultimo”. (Tratto dal quotidiano: Avvenire)

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